Investire per creare ricchezza. Creare ricchezza per fare investimenti.

Di Economia e lavoro, Mondo, Sostenibilità

Nella storia dell’umanità c’è un momento di discontinuità rappresentato dal “primo agricoltore”, che decide di rinunciare ad una parte delle sementi raccolte per metterle sotto terra con l’aspettativa di vederle moltiplicate. E’ “il primo investimento” della storia. E’ il primo momento in cui si mettono le basi per la “creazione della ricchezza”. 

Da allora l’investimento non ha mai cessato di essere  lo strumento principe e, lasciateci dire, unico,  per la creazione della ricchezza.

Ogni attività imprenditoriale in qualunque settore è per sua stessa natura un investimento. Senza investimenti non si ha creazione di ricchezza.

E la considerazione non è banale dal momento che in questa fase sembra che si sia perso di vista l’”ABC” della creazione del valore. Una comunità che decide consapevolmente di “non investire” ha di fatto avviato la fine del proprio percorso di sviluppo, privandosi degli strumenti naturali di creazione di valore, ricchezza e benessere. La scelta europea di bloccare allo stesso modo la spesa corrente e gli investimenti per rispettare vincoli di bilancio è inspiegabile e auspicabilmente in corso di revisione.

Dove trovare le risorse per fare gli investimenti? 

La risposta non può essere che: “dagli investimenti stessi”. Ogni investimento ha in sè, per definizione, prima la capacità di ripagarsi (cioè di restituire le risorse che sono state necessarie per realizzarlo) e poi di creare ulteriori risorse (nuova ricchezza e nuova capacità di fare altri investimenti).

E questo vale sia per gli investimenti privati sia per quelli pubblici.

Naturalmente il ragionamento vale per investimenti che siano realmente tali, che abbiano cioè insita la capacità di una ricaduta positiva. Non vale invece per quelle che sono comunemente chiamate spese correnti, spese che non hanno in sè la capacità intrinseca di creare un valore maggiore della spesa effettuata.

Alla luce di quanto sinteticamente espresso due sono i temi rilevanti meritevoli di approfondimento: 

  • dove e come generare i meccanismi per far partire gli investimenti (una volta avviati sono gli investimenti che generano le risorse necessarie);
  • come valutare correttamente la capacità degli investimenti di creare valore di ritorno (in altri termini i modelli di valutazione degli investimenti).

Sono due tematiche essenziali e tutt’altro che scontate e rappresentano il cuore di una ricerca che si suggerisce  necessario portare avanti, con visioni e concettualizzazioni nuove rispetto a quanto sugli stessi temi è stato fatto in passato.

La prima cosa da fare quindi è uscire dal tunnel concettuale del blocco degli investimenti.

La seconda è affrontare in modo nuovo i due argomenti individuati. 

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Come decidere gli investimenti pubblici

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Last modified: 10 Febbraio 2021

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