“Nel tempo, le aziende e i paesi che non portano beneficio agli stakeholder e non gestiscono i rischi legati alla sostenibilità incontreranno un crescente scetticismo da parte dei mercati e, a loro volta, un costo del capitale più elevato. Le aziende e i paesi che promuovono la trasparenza e dimostrano la propria capacità di risposta agli stakeholder, al contrario, attireranno investimenti in modo più efficace, e attireranno un capitale umano di qualità superiore.”

Questa frase emblematica non è stata pronunciata da un leader di un movimento green, ma da Larry Fink, fondatore e CEO di Black Rock, nella sua lettera ai clienti del 17 gennaio scorso. Black Rock è il fondo d’investimento più grande del mondo con 7.000 miliardi di dollari di asset investiti, la punta della piramide della finanza internazionale. E non lo dichiara perché “è diventato buono”, ma proprio per quanto riportato nella citazione: è fermamente convinto che la direzione verso la sostenibilità e la responsabilità sociale rappresenterà nei prossimi anni la migliore garanzia per la creazione da parte delle imprese di valore duraturo. E inoltre perché ha la percezione concreta che la domanda dei consumatori (quando cambieremo nel lessico questo termine che evoca esattamente il contrario della sostenibilità ?) si orienterà sempre di più verso aziende e prodotti sostenibili.

Tutti siamo convinti che la grande Finanza internazionale abbia un ruolo determinante nel determinare i destini del mondo detenendo un potere superiore anche a quello dei governanti più potenti. Proprio per questo la dichiarazione di Black Rock che orienterà almeno 1.000 miliardi di dollari verso investimenti sostenibili e green è una buona notizia. Significa che davvero questa volta il mondo andrà in quella direzione e che gli investimenti green diventeranno gradualmente la quota preponderante di tutti gli investimenti del mondo.

E’ il presupposto per il Green New Deal di cui tanto si parla.